
La solidarietà come dovere in tempo di emergenza COVID-19? Una riflessione filosofico-politica
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La solidarietà come dovere in tempo di emergenza COVID-19? Una riflessione filosofico-politica
Elena Irrera
E’ noto che attorno alla diffusione dell’epidemia di COVID-19 su scala globale si sia venuta progressivamente delineando un’articolata costellazione di scenari emergenziali che trascendono la sfera prettamente sanitaria, e che hanno sollecitato la formulazione di interrogativi di varia e specifica natura. Da un punto di vista propriamente etico e filosofico-politico, è lecito domandarsi se vi sia un principio di condotta che, una volt adottato in maniera moralmente e/o normativamente rilevante da comuni cittadini e da rappresentanti delle istituzioni politiche, risulti potenzialmente più capace di altri di far fronte alle gravi conseguenze sociali, politiche, economiche e sanitarie che un fenomeno emergenziale inevitabilmente innesca. Nel presente contributo sosterrò che un simile principio risiede nel valore della solidarietà, ossia in quello che, ad una rapida ricognizione delle dichiarazioni pubbliche rilasciate da attori istituzionali e da membri di comitati tecnico-scientifici, è stato l’ideale maggiormente invocato a sostegno e difesa delle proposte misure di contenimento del contagio. Nella presente riflessione la solidarietà verrà presentata come oggetto di un preciso dovere etico e non come spontanea iniziativa di benevolenza.