
L’Unione Europea possibile e necessaria: l’Europa a cerchi concentrici
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Progetto di ricerca a cura di Giampaolo Rossi
Dopo un intenso lavoro preparatorio che ha coinvolto quarantuno studiosi di varie università europee è stato ultimato, a cura di Giampaolo Rossi, il documento “l’Unione possibile e necessaria: l’Europa a cerchi concentrici”.
Il progetto parte dalla costatazione della inadeguatezza dell’attuale assetto dell’Unione che ne mette a rischio la stessa sopravvivenza. È evidente lo scollamento dai cittadini. Si è creata la moneta unica senza accompagnarla con le misure che ne sono il presupposto (debito unico, omogenee politiche fiscali e di welfare). L’Unione è volta essenzialmente al proprio interno anziché verso il resto del mondo. Il disegno delle appartenenze degli stati all’Europa, frutto di successive stratificazioni, è del tutto disorganico.
Tuttavia l’unione europea è necessaria perché in un mondo sempre più dominato da stati di livello subcontinentale quelli di minore dimensione avranno una posizione vassalla, e solo la moneta unica è in grado di reggere alle fluttuazioni finanziarie internazionali.
Obiettivi della riforma, da realizzarsi senza ricorrere a una inattuale Costituzione europea, sono l’instaurazione di un rapporto diretto tra i cittadini e le istituzioni europee che devono rispondere ai loro bisogni, la creazione di un assetto organico delle competenze che rimuova i debordamenti eccessivi che si sono verificati e rafforzi, invece, le funzioni verso il resto del modo, la creazione di una Europa a cerchi concentrici con diversi livelli di unificazione che tengano conto comunque delle diversità economiche e politiche dei singoli paesi.
Di qui una serie di proposte alle quali hanno lavorato sei gruppi di studio: l’unificazione del debito come presupposto del mantenimento dell’euro, il rafforzamento della BCE e la creazione di una unione bancaria, misure concrete di politica industriale e infrastrutturale sostenibile, e di politiche sociali, per l’immigrazione, per la sicurezza (con la formazione di un nucleo di esercito europeo e di una polizia di frontiera).
Da queste misure discendono le proposte per aumentare il tasso di democraticità delle istituzioni europee e per rivedere il sistema delle fonti del diritto, anche ridimensionando il peso delle direttive.
Vengono ipotizzati quattro cerchi concentrici: il primo con i paesi che intendono rivedere e rafforzare le funzioni unitarie oltre che mantenere l’euro, il secondo con l’euro ma senza rafforzamenti, il terzo e il quarto con le libertà fondamentali (libera circolazione delle persone, dei beni, dei capitali e dei servizi). Mentre il terzo cerchio unificherebbe tutto il mercato, salvo eccezioni, il quarto, sul modello degli accordi con la Svizzera, comprenderebbe solo i settori di mercato tassativamente indicati.
Indice
1 — Crisi degli stati. Impossibilità di risposte semplificate.
2 — Inadeguatezza dell’attuale assetto dell’Unione.
3 — Obiettivi e criteri di una riforma.
4 — Le misure:
4.1 Unificazione del debito. Mantenimento dell’euro.
4.2 Rafforzamento della Banca Centrale Europea (BCE) e creazione dell’Unione bancaria.
4.3 Europa sociale. Immigrazione.
4.4 Sicurezza interna ed esterna, flussi migratori, frontiere.
4.5 Strumenti di politica industriale e infrastrutturale sostenibile.
4.6 Revisione organizzativa. Rafforzamento della democrazia e dell’equilibrio tra poteri e responsabilità.
4.7 Sistema delle fonti. Ruolo delle giurisdizioni. Giuridicizzazione del settore pubblico europeo.
5 — L’Europa a quattro cerchi concentrici.
6 — Prospettive ulteriori.
Hanno collaborato nella elaborazione delle proposte o con suggerimenti e osservazioni:
Alessandra Albanese; Umberto Ambrosini; Auretta Benedetti; Antonio Brancasi; Giuseppina Buia; Patricia Calvo; Paolo Caretti; Carla Casanueva; Giovanni Maria Caruso; Marcos Almeida Cerreda; Mario P. Chiti; Guido Corso; Fulvio Cortese; Francesco Costamagna; Chiara Cudia; Giuseppe Dallera; Marzia De Donno; Allegra D’Incecco; Federico Dinelli; Matteo Falcone; Andrea Farì; Giovanni Ferri; Eugenio Fidelbo; Fabio Giglioni; Stefano Giubboni; Francesco Grassi; Stefano Grassi; Annalisa Gualdani; Omar Hagi; Elena Irrera; Mauro Lombardi; Carlo Marzuoli; Massimo Monteduro; Danilo Pappano; Alessandra Pioggia; Francesco Rossi; Dian Schefold; Girolamo Sciullo; Simone Torricelli; Susana Viñuales
Il coordinamento organizzativo è stato fatto da Francesco Grassi
Lavori preparatori e materiali relativi al documento “l’Unione europea possibile e necessaria: l’Europa a cerchi concentrici”
- Spunti per il “risorgimento europeo” di Mario P. Chiti
- Europa sociale (scheda) di A. Albanese, F. Costamagna, M. Falcone, S. Giubboni, A. Gualdani, A. Pioggia, G. Sciullo
- Strumenti per una nuova politica industriale europea (scheda) di Auretta Benedetti, Mauro Lombardi, Giovanni Caruso, Francesco Grassi, Omar Hagi, Francesco Rossi
- Ambiente e sviluppo sostenibile (scheda) di Stefano Grassi, Fabio Giglioni, Massimo Monteduro, Giuseppina Buia, Eugenio Fidelbo
- Bozza di Schema sui servizi sociali di Annalisa Gualdani
- Servizi non economici di interesse generale: il caso dei servizi culturali di Girolamo Sciullo
- Riflessioni sulla “governance economica europea” di Antonio Brancasi
- Riflessioni sul piano Wyploz I di Giuseppe Dallera
- Fonti e giurisdizioni (scheda) di Fulvio Cortese e Simone Torricelli
- La juridización del sector público europeo (scheda) di Marcos Almeieda Cerreda, Susana Viñuales, Marzia de Donno, Patricia Calvo
- Conversazione sulla questione del debito Umberto Ambrosini
- Conversazione sulla questione del debito Giovanni Ferri
- L’Unione Europea come livello in un ordinamento multilivello di Dian Schefold